Appunti di storia

Publio Elio Traiano Adriano

Publio Elio Traiano Adriano

(24 gennaio 76 – 10 luglio 138)

Noto semplicemente come Adriano, fu imperatore romano dal 117 al 138.
È considerato uno dei cosiddetti Cinque buoni imperatori.

BIOGRAFIA

Adriano nacque a Italica, una cittadina della Spagna, da una famiglia benestante originaria, in tempi molto precedenti, della città picena di Hatria, attuale Atri. Il padre, Publio Elio Afro, era imparentato con Traiano. Quest’ultimo, non avendo avuto figli, divenne di fatto il tutore del giovane dopo la scomparsa di Afro, avvenuta intorno all’86.

Anche la moglie di Traiano, Plotina, lo aiutò notevolmente nel cursus honorum. Inoltre sembra sia stata lei a spingerlo a sposare Vibia Sabina, anche lei parente di Traiano. Il matrimonio avvicinò ulteriormente il futuro imperatore alle stanze del potere, grazie anche agli ottimi rapporti intrattenuti con la suocera Matidia. Per il resto il matrimonio fu un fallimento.

Dopo che l’imperatore Nerva ebbe nominato Traiano suo successore, presentandolo in senato nel 97, la carriera di Adriano fu notevolmente agevolata. Le cariche accumulate nel cursus honorum del futuro imperatore furono numerosissime. Per tre volte ricoprì la carica di tribuno militare presso una legione, rispettivamente la II in Pannonia, la XII in Mesia e la XXII in Germania. Fu anche questore, tribuno della plebe e pretore.

Al contrario del suo predecessore, Adriano non fu mai adottato ufficialmente, tramite la presentazione in senato. Il suo avvento al potere fu conseguente a una presunta nomina effettuata da Traiano morente. In realtà è molto probabile che si sia trattato di una messinscena organizzata da Plotina, che avrebbe orchestrato abilmente l’operazione, d’accordo con il prefetto del pretorio Attiano. Tuttavia la ratifica da parte dell’esercito, che acclamò il nuovo imperatore, chiuse la questione.

Il senato, ricevuto un messaggio dal neo eletto, nel quale quest’ultimo riferiva di non essersi potuto sottrarre alla volontà dell’esercito, si allineò a sua volta. Sia i militari che i senatori trassero notevoli benefici dalla loro acquiescenza: i primi ricevettero il tradizionale donativo in misura più cospicua che in passato ed anche i membri del senato ebbero dei vantaggi.

La fulmineità dell’ascesa al potere, accompagnata dall’eliminazione fisica dei principali potenziali dissidenti o concorrenti, portò ad un insediamento rapido, seguito da un continuo rafforzamento che durò per tutto il ventennio in cui Adriano rimase al potere. Fu uno degli imperatori morti naturalmente e non eliminati violentemente in una congiura. Anche la designazione del successore e il suo insediamento, dopo la morte di Adriano, non furono ostacolati.

Animula vagula blandula
Hospes comesque corporis
Quæ nunc abibis in loca
Pallidula rigida nudula
Nec ut soles dabis iocos

(poesia in stile ellenistico composta da Adriano poco prima della morte)

BIBLIOGRAFIA

Royston Lambert, Beloved and God: the story of Hadrian and Antinous, Meadowland Books, New York 1988. ISBN 0821620037
Mario Attilio Levi, Adriano Augusto: studi e ricerche – L’Erma di Bretschneider, 1993. ISBN 8870628434
Mario Attilio Levi, Adriano un ventennio di cambiamento, Bompiani (1994). ISBN 8845290611
Edward N. Luttwak, La grande strategia dell’impero romano Bur.(1997). ISBN 881711541X
Marguerite Yourcenar, Memorie di Adriano, (1951), Einaudi, Torino. (Romanzo, ma basato su dati storicamente accurati).

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